Vi presento Audre Lorde

01.11.2022

Lei si è autodefinita "Nera, lesbica, madre, guerriera, poeta" e ha spiegato come "la poesia non è un lusso".

Audre Lorde è una scrittrice afroamericana nata a New York nel 1934 e morta a Saint Croix nel 1992. Ha ispirato - e continua a farlo ancora oggi - i movimenti femministi di tutto il mondo. E' un'attivista che lotta per i diritti civili, denuncia come la questione "razziale" debba essere considerata centrale nella definizione del femminile, troppo sbilanciato dalla lettura operata da parte di donne bianche, colte, eterosessuali).

La sua vita, già di per sè complicata, è segnata dall'arrivo di un cancro al seno contro cui lotta da vera guerriera, continuando a scrivere e a battersi contro le disparità ed ingiustizie sociali del suo periodo.

In chiave incredibilmente moderna, nei suo testi si possono leggere importanti riflessioni sviluppate con un approccio intersezionale in materia di stereotipi e discriminazioni.

Penso che il modo migliore per farvela conoscere, sia proporvi due poesie, che ho scelto con molta fatica tra le tante contenute nei suoi libri.

La prima parla di donne, di attesa, di sorellanza, di un viaggio ideale tra una stazione e l'altra della vita femminile.

La seconda esprime tutta la forza contenuta nel cambiamento.




Stazioni

(in D'amore e di lotta. Poesie scelte di Audre Lorde, Le Lettere, Firenze)

Certe donne amano
aspettare
la vita                                           un anello
nella luce di giugno                   un abbraccio
del sole che le guarisca           di un'altra donna
la voce che le completi
che sleghi le loro mani
metta parole nelle loro bocche
dia forma ai loro percorsi         suono
alle loro grida un'altra dormiente
che ricordi il loro futuro 
 il loro passato.


Certe donne aspettano il treno
giusto nella stazione sbagliata
nei vicoli del mattino
il clamore del mezzogiorno
il calare della notte.


Certe donne aspettano che l'amore
faccia sorgere
il figlio della loro promessa
di raccogliere dalla terra
quello che non seminano
di reclamare dolore per fatica
di diventare
la punta di una freccia per mirare
al cuore di un adesso
ma non sta
mai fermo.

Certe donne aspettano visioni

che non si ripetono

dove non erano benvenute
nude
il rinnovarsi di inviti
in luoghi
che avrebbero sempre voluto
visitare.

Certe donne aspettano se stesse
dietro l'angolo
e chiamano pace quello spazio vuoto
ma il contrario di vivere
è solo non vivere
e alle stelle non importa.

Certe donne aspettano che qualcosa
cambi e niente
cambia veramente
perciò cambiano
se stesse.


Cambiamento

(in D'amore e di lotta. Poesie scelte di Audre Lorde, Le Lettere, Firenze)
 

In quale letto
ho giaciuto sudata
mentre il primo usignolo cantava
raccontando a me stessa storie
della donna che ero stata
lanciandomi
verso la riva sconosciuta
deridendo la lunga ombra degli scogli
finché le onde si sono infrante contro la mia rabbia
schiumando
e le mie guerre sono tornate a casa?
Le ragazze che vivono
sul bordo calmo della piscina
dove sale la luna
mi insegnano
a lasciare in pace i sogni.

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