Se io non voglio, tu non puoi.

23.11.2024

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Brenda è stata qui... 

Come ogni anno, a novembre, complice questo giorno 25 che si avvicina sempre con lo stesso sapore misto di festa (di compleanno) e di ricordi, Brenda arriva nei miei sogni e mi racconta delle storie, mi parla di lei, forse per esorcizzare questo mese balordo...

Mi dice che da bambina si è chiesta spesso come fosse possibile che un uomo così gioviale, educato, cortese come era suo padre si trasformasse in una furia incontenibile praticamente una notte sì e una notte no.

Cercava di capire dove stessero le colpe, rimaneva ad ascoltare atterrita sotto le coperte le accuse che sistematicamente ripeteva a sua madre: "Cosa hai fatto oggi? Dove sei stata? Con chi ti sei intrattenuta? Lo so che ti piace quello lì, non pensare di prendermi in giro...!" 

Talvolta le botte diventavano qualcosa di diverso, assumevano altri contorni, le parole (soprattutto le accuse) parlavano d'altro, si soffermavano su parti del corpo che appartenevano all'intimità di una coppia, parole e rumori che Brenda non capiva - era troppo piccola per farlo - ma che, diventata adulta, le si ripresentarono sullo sfondo delle sue relazioni. 

La parola "consenso" ha avuto un peso importante; stranamente, il diventare adulta per Brenda non è passato attraverso una ribellione netta verso i maschi, una sfiducia verso gli uomini.

C'è stato un momento però in cui ha rischiato di finire dall'altra parte, di lasciar fare, di non ribellarsi, di non ascoltare quello che lei voleva, se lei voleva, ha rischiato di non dire "NO" quando lo sentiva, anzi ... a volte è proprio andata così e il rischio di farsi male è stato alto, anzi altissimo.

E allora si torna a chiedersi: di chi è la colpa?... di una madre che ha accettato tutto quel delirio durato 10 anni? sua perché forse aveva paura a dire di no, forse perché aveva poco carattere?... 

La colpa sta solo e sempre da una parte... 

STA DALLA PARTE DI CHI NON CHIEDE IL PERMESSO,
STA DALLA PARTE DI CHI,
QUANDO UNA DONNA NON VUOLE,
PENSA DI POTERE LO STESSO.


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