Quando cuffia e microfono amplificano la forza delle parole...

30.06.2024

I fan di Vasco - quelli veri - sanno bene che la canzone "Lo Show" comincia con

lui che in versione live chiede al microfono: "Quando devo cominciare?

...ah ... alzami un pò la voce...

... alzami un pò la mia voce!"

E poi via, si scalda l'atmosfera e parte una canzone che scatena il delirio.

Ecco, la prima volta che sono entrata in sala di incisione, in un ambiente

ovattato, con le pareti insonorizzate, e mi hanno messa davanti ad un 

microfono professionale con addosso delle cuffie super avvolgenti,

ho risentito Vasco nella mia mente che ripeteva queste parole

e il cuore batteva a 1000 all'ora!

Oggi vi racconto la mia personalissima esperienza con il mondo dei 

podcast e perché ho deciso di registrarne uno.

Ammettiamolo: a nessuno di noi piace sentire la propria voce registrata!

La registrazione della mia voce e l'ascolto delle mie parole sono state un'esperienza insieme intrigante ed imbarazzante. All'inizio, ero molto eccitata ma al contempo insicura, ed avevo davvero paura di come la mia voce potesse essere percepita.

Risentire le mie parole registrate però, mi ha permesso di scoprire una nuova dimensione della comunicazione: la mia voce è diventata un mezzo per esprimere non solo idee, ma anche emozioni e convinzioni profonde.

Ascoltare la mia voce che articola pensieri e concetti a tratti complessi mi ha aiutata a prendere ulteriore consapevolezza della responsabilità che comporta trattare temi come l'uguaglianza di genere, la diversità e l'inclusione.

Ogni episodio del podcast ha rappresentato anche un momento di auto-riflessione, un viaggio nelle mie stesse percezioni e pregiudizi. 

Un podcast come strumento di formazione?

Quando io e Cecilia abbiamo deciso di avviare questa avventura siamo partite dalla convinzione che la parola, da sola, abbia un potere straordinario. 

Abbiamo ipotizzato che la forza delle parole, senza l'intrusione delle immagini, avrebbe permesso di creare un ambiente di ascolto più concentrato e riflessivo.

Senza il supporto visivo, l'attenzione di chi ascolta si deve focalizzare necessariamente sulla voce e sul messaggio che viene dato, portando ad un'immersione totale nei contenuti e stimolando anche riflessioni personali rispetto ad essi.

Il potere delle parole amplificato dalla forza della voce

Se è vero che gli ascoltatori ed ascoltatrici di podcast non godono della dimensione dell'immagine, credo che sia altrettanto vero che una narrazione degli argomenti in modalità solo audio, offra una particolare occasione di toccare corde emotive attraverso un altro strumento importantissimo: la voce.

E' infatti di fondamentale importanza non solo quello che si dice, ma come lo si dice, con quale intonazione, con che calore, con che trasporto e convinzione.

L'inflessione della voce, l'emozione che da essa traspare può permettere a chi ascolta di fare viaggi importanti nei contenuti.

Nel linguaggio (qualsiasi esso sia) ho sempre trovato questa cosa molto affascinante: comprendere quali sono gli elementi di una comunicazione efficace, intendendo per essa una comunicazione VERA, dove trasmittente e ricevente entrano in un dialogo sincero, fatto di ascolto, di parole che evocano emozioni, di razionalizzazione dei temi, di riflessione insomma... un viaggio - quello del dialogo - che sia davvero trasformativo, alla fine del quale, i due soggetti sono cambiati, possibilmente in meglio.

 ... E se vi state chiedendo se registrare un podcast sia semplice oppure no, sappiate questo: almeno così nessuno potrà mai sapere quante volte mi sono impappinata!  ;)




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