La preziosa arte di sbagliare...

29.05.2021

La trappola della perfezione è una brutta bestia... lungi da me voler insegnare qualcosa agli altri, ma sull'argomento credo che molte di noi potrebbero tenere conferenze e scrivere pagine e pagine, raccontando per filo e per segno come si sono per anni avviluppate attorno al falso mito della vita senza rimorsi, nel continuo tentativo di essere sempre, comunque e insindacabilmente all'altezza.... ma all'altezza poi di cosa?


Io lo ho capito a quarant'anni

Meglio tardi che mai dicono... ed è proprio vero! 

Certo per sfatare il mito della perfezione è prima di tutto necessario fare un'opera onesta con se stess@ di decostruzione della propria sensazione personale di essere perfett@.

Prima di tutto è necessario fare un viaggio all'indietro nel nostro io più profondo, scandagliare nei ricordi gli errori commessi e le scelte sbagliate, guardandoli dritti negli occhi e accettandoli come tali.

Nessun@ di noi può dire di essere perfett@, tutt@ abbiamo commesso errori che ci hanno fatto stare più o meno male - a seconda della loro gravità-, che ci siamo trascinat@ avanti per anni magari perché hanno provocato in noi ferite anche molto profonde.

 La lezione in uno sbaglio

Quello che però trovo davvero interessante è il valore dello sbaglio: è proprio il rimorso che si nasconde dietro all'errore che rappresenta una grandissima occasione per capire chi siamo e che cosa vogliamo dalla vita.

Dopo tutto, la lezione che possiamo trarre nel provare un rimorso non sta tanto nel soffermarci su cosa abbiamo fatto male, bensì sulla consapevolezza che possiamo fare meglio. Ed è da qui che possiamo sempre ripartire per crescere ancora un pò.

L'ossigeno nascosto nel sapersi perdonare

In secondo luogo, c'è un'energia vitale nell'atto di indulgenza che facciamo quando ci perdoniamo per gli errori commessi.

Ci avete mai fatto caso? Le persone che riescono a non essere troppo severe con se stesse, sono anche normalmente capaci di un'apertura verso gli altri che permette di costruire legami all'interno dei quali ci si sente genuinamente accettati, capiti e mai giudicati.

Quindi, c'è un motivo in più per non demonizzare i propri sbagli: sono la via per entrare in contatto con gli altri esseri umani, che come noi stanno affrontando una vita imperfetta, proprio come la nostra!

Io ho personalmente sperimentato che, sepolta finalmente la wonderwoman che era in me, la sfida che mi si presenta ora è di essere una mamma che senza pudore si mostra imperfetta davanti alla propria figlia, guardando alla ragazza che sta diventando con occhi curiosi, cercando di non anticiparle i possibili errori che potrebbe commettere sulla sua strada verso il futuro, fiduciosa che anche - e soprattutto - i suoi "inciampi" la aiuteranno a capire meglio chi è e cosa davvero vuole.

...e dopo tutto non prendiamoci troppo sul serio

Gli sbagli che commettiamo sono dunque una parte irrinunciabile della nostra esistenza e quindi prima lo capiamo e meglio staremo. 

Ma allora quello su cui dovremmo concentrarci non è dunque la loro eliminazione, ricercando una perfezione del tutto sterile ed innaturale, bensì saperli soppesare dando loro la giusta importanza, provando anche a non prenderci troppo sul serio ed evitando di arrivare addirittura ad odiarci quando li commettiamo.

Ciò detto... forse ora le persone che salutandomi mi dicono: "Ciao, fai la brava... " capiranno perché rispondo sempre: "Ma perché dovrei???!!!!".... :)


 

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