La mia leadership femminile

19.04.2021

Nel mio ruolo di manager, di imprenditrice e consulente mi sono trovata spesso ad analizzare il tipo di leadership che mettevo e metto tutt'ora in campo. Le consapevolezze che ho raggiunto lavorando su me stessa, le ricerche fatte nella letteratura e il recente dialogo avuto con un neurochirurgo per capire come funziona il nostro cervello, mi sono stati molto utili per capire che la mia leadership è declinata sicuramente al femminile.

Le mie ricerche sono partite da una domanda: esiste differenza tra leadership maschile e leadership femminile? e se sì, qual è l'origine? 

Buona lettura...

La variabile del genere nella leadership

Una delle domande a cui ho fatto più fatica a dare risposta è se il genere influenzi o meno lo stile ed i contenuti della leadership.

Per molto tempo, leggendo ricerche, sentendo pareri più o meno autorevoli e vivendo sulla mia pelle la questione, mi sembrava molto evidente che il femminile e il maschile incidano, ma non mi era chiaro se questo fosse intrinseco nel genere in quanto tale oppure no.

La prima questione da appianare è quindi se l'appartenere ad un genere o all'altro sia fisiologicamente fondante di un modo specifico e diverso di esercitare la leadership.

Quello che ho potuto appurare è che se è pur vero che le donne sono diverse dagli uomini a livello fisiologico, la cosa più importante da tenere presente è che siamo tutt@, individualmente, diversi l'un@ dall'altr@; il nostro sistema nervoso è molto plastico, il sistema limbico, fulcro delle nostre reazioni emotive e comportamentali, e le cosiddette vie neuronali sono molto influenzate dall'addestramento.

Ciò significa in sostanza che nel confermare la differenza di tipologia di leadership, va tenuto presente che l'influenza maggiore parrebbe dovuta al contesto socio-economico in cui viviamo.

Per fare un esempio che a me ha chiarito molto questo aspetto, ciò significa che se andassimo ad analizzare le caratteristiche di un cervello di una donna del 1800 e quello di una donna del presente, i due sarebbero molto differenti a causa del diverso contesto culturale che stimola in modo diverso il sistema nervoso.

Detto ciò, è chiaro di conseguenza che in contesti simili, la leadership femminile ha caratteristiche specifiche e diverse da quelle maschili. Pur cercando di non incorrere nell'errore di creare degli stereotipi di genere, è interessante sottolineare queste differenze per creare dei modelli diversi da quelli maschili, a cui le donne possano fare riferimento. 

Le caratteristiche della leadership al femminile

Analizzando gli stili delle leader donne è possibile ritrovare delle costanti, tra le quali spiccano quelle che derivano in modo naturale dall'educazione e dal contesto sociale in cui siamo inserite ovvero: la tendenza a collaborare ed ascoltare che rende spesso le donne molto empatiche verso le altre persone.

Al genere femminile è "riconosciuto socialmente" il diritto ad ascoltare e provare le proprie emozioni e ciò ci rende particolarmente sensibili (anche nell'ascolto degli altri) e consapevoli dei nostri punti di forza

Inoltre siamo molto più inclini ad accettare i nostri limiti e gli errori, il che alla lunga ci permette di innescare un processo di miglioramento altrimenti difficilmente attivabile.

Tutte queste caratteristiche, nell'evoluzione del mondo del lavoro che stiamo vivendo, sempre più incentrato sull'importanza del team, del concetto di leadership diffusa e sempre meno basato sulla gerarchia e le logiche di potere, rischia di diventare un elemento premiante che potrebbe avvantaggiare, in un contesto di teorica competizione leale, il genere femminile rispetto a quello maschile.

Staremo a vedere...



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