La mia colla nella vita

20.09.2021


Quasi un mese fa ho realizzato uno dei miei piccoli, grandi sogni di sempre: mi sono regalata un corso individuale di Kintsugi, ovvero l'arte di riparare con l'oro.

Mentre raggiungevo la sede del corso, a Milano, non potevo immaginare che il viaggio che stavo compiendo mi avrebbe riservato un viaggio assai più articolato nel profondo di me stessa.

E tutto questo è cominciato proprio nei primi minuti del corso, mentre la mia maestra spiegandomi le basi di questa antica tecnica giapponese, mi ha posto la fatidica domanda: "Qual è la colla nella tua vita?"

Questa domanda me la sono portata a casa e ci ho rimuginato per giorni e giorni, fino a quando, come per incanto, la risposta mi è parsa chiara ed evidente...


Il Kintsugi


Per chi non lo conoscesse, il Kintsugi è una tecnica giapponese attraverso cui frammenti di oggetti rotti vengono ricomposti attraverso un lavoro che tende ad impreziosire le fratture, esaltandole e valorizzandole attraverso l'uso di metallo prezioso (in questo caso, l'oro).

Quando un oggetto si rompe, il numero e l'aspetto dei pezzi (i "cocci") è unico e imprevedibile. 

Per questo, in un certo senso, quest'arte impone l'accettazione della casualità del risultato: non posso prevedere prima il risultato finale ed ogni oggetto riparato è unico e irripetibile.

Il valore simbolico delle crepe

Il Kintsugi parte dal presupposto che la bellezza sta nell'imperfezione, concetto abbastanza difficile da comprendere nella nostra cultura occidentale, per la quale i canoni estetici puntano sempre sulla ricerca della perfezione.

Ecco allora che, attraverso questa tecnica, mi si è proposta una nuova interessante prospettiva: osservando un piatto o un vaso rotto - riparato con l'oro - ho cominciato a cercare il bello non più nella linearità delle forme e dei colori, ma nelle imperfezioni, nelle fratture che magicamente donano all'oggetto una forte personalità, nelle asimmetrie che suggeriscono significati nuovi.

Questo concetto si trasferisce alle "nostre fratture" e alle "nostre crepe", che come per gli oggetti rotti e riparati dal Kintsugi, ci rendono unici, ci danno nuove forme e nuove sfaccettature che non possiamo prevedere.

Ma l'insegnamento più forte che mi è arrivato, non è soltanto quello di capire che le fratture causate dalle difficoltà che affrontiamo nella nostra vita non sono da nascondere, ma che possiamo addirittura esaltarle, perché è attraverso di loro che possiamo manifestare una bellezza nuova, quasi una rinascita. Le esperienze dolorose possono dunque portare insegnamenti e consapevolezze che ci donano nuova forza e nuova vita.

L'importanza della colla

Prima però di decorare le crepe con l'oro, bisogna compiere un passaggio fondamentale ed assai importante: incollare i pezzi rotti.

Nel Kintsugi, il collante usato è la lacca urushi, che si ricava dalla pianta Rhus verniciflua in scarsissime quantità, motivo per cui è molto costosa.

Anche il significato simbolico della colla è da osservare con attenzione: i cocci si riuniscono grazie alla colla, l'oggetto conquista una nuova integrità grazie alla colla. Se guardiamo alle nostre ferite, alle fratture dell'anima, cosa rappresenta la colla? Cosa permette ai pezzi di ricongiungersi e dar vita a nuove sfumature di bellezza?

Non c'è una risposta sola a questa domanda, anzi... E' quasi verosimile che vi sia una risposta diversa per ognuno di noi.

Le vicende della vita ci portano ad avere bisogno di "colle" diverse per ricostruirci: c'è chi, dopo tanto vagare, trova il proprio collante in un posto del mondo che l@ fa sentire intimamente vicin@ a se stess@, chi invece lo trova in un bene materiale, come una casa, chi ancora nella realizzazione di un evento esperienziale...

Le fratture della mia vita hanno avuto a che fare con le vicende della mia infanzia, ferite che hanno trovato l'urushi nella famiglia che ho avuto il dono di poter creare e nella quale posso esprimere la mia nuova bellezza. Grazie a loro, le crepe sono riparate e grazie a loro splendo ora come l'oro!

E voi, qual è la colla nella vostra vita?... Scrivetemelo in privato se vi va. Vi leggerò volentieri!


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